Il blocco delle attività sportive non ha colpito soltanto i grandi club di calcio e hockey, ma anche le piccole realtà locali, come il Curling Club Lugano che ha dovuto interrompere la propria stagione proprio quando ci si avviava a disputare i tornei più importanti, quali i Campionati Ticinesi. Senza perdersi d’animo, una giocatrice del club ha deciso di produrre una limitata serie di spille (“pins”) e le ha messe in vendita per raccogliere fondi da destinare alla ricerca contro questa malattia e all’acquisto di materiale sanitario utile a pazienti e collaboratori. In poco meno di un mese, la vendita ha fruttato un totale di 2’020.04 Franchi, che sono stati versati in data odierna e in parti eguali sul conto dell’Ente Ospedaliero Cantonale e della Clinica Luganese Moncucco, le due strutture che hanno maggiormente sopportato il carico di lavoro aggiuntivo dovuto all’epidemia.

Il Curling Club Lugano ringrazia tutti gli acquirenti che, versando importi anche cospicui, hanno permesso di raccogliere la somma indicata. Alcune spille sono arrivate fino in Canada, Germania, Italia e Francia, a dimostrazione che il Curling è uno sport universale, così come la voglia di fare beneficenza in un periodo così difficile come quello che stiamo vivendo.

I giocatori di curling ticinesi non sono comunque rimasti con le mani in mano: su iniziativa della Federazione Curling Ticino  sono stati organizzati diversi seminari e ritrovi “online”, tra cui due video-interviste in diretta streaming con la medaglia d’argento olimpica Martin Rios e con l’olimpionico di Massagno (ma gareggiante per la nazionale italiana) Joel Retornaz, che hanno parlato delle loro esperienze ai massimi livelli del Curling mondiale. È infine in programma questo fine settimana il primo (e forse unico) Campionato Ticinese di curling “online”, che radunerà 32 giocatori dei club ticinesi per una sfida sulla piattaforma di gioco “Playcurling.com”.