Il nostro team “Mixed” sapeva che, contro squadre che si allenano e giocano da sempre in “Halle”, sarebbe servita una prestazione maiuscola e tanta fortuna per poter anche solo pensare di avere una chance. Purtroppo il livello in Halle è ancora troppo elevato per quanto il curling ticinese può offrire con le sue più che modeste infrastrutture e così Liz (che ringraziamo per la disponibilità a brevissimo termine!), Sandra, Flavio ed il sottoscritto hanno dovuto piegarsi al maggior livello ed alla maggiore costanza (ed esperienza) dei più blasonati team d’oltr’alpe.

Sebbene sia difficile trovare aspetti positivi in quattro sconfitte piuttosto sonore, non considero fallita completamente la ‘missione’: considerato che si tratta della prima uscita di un team ticinese in Halle ad oltre 10 anni dalla partecipazione del CC Lugano alla SwissLeague A femminile, il torneo è servito per fare il punto della situazione sul livello del curling nostrano. Il divario è ancora ampio, forse più ampio di quanto anche noi stessi immaginavamo, ma ci ha fornito un’indicazione reale di quali aspetti vanno maggiormente curati e dove porre l’accento durante gli allenamenti. Anche se questo fine settimana, ad onor del vero, è emerso in maniera prepotente il fatto che senza una struttura sportiva dedicata al Curling, i risultati sono destinati a rimanere modesti al più, con qualche picco magari nell’Open-Air (dove il fattore ghiaccio equilibra di molto il livello delle squadre), ma certamente senza acuti in Halle.

La sfida è però lanciata e – dopo la frustrazione e delusione per una prestazione sicuramente non al livello delle possibilità – siamo pronti ad accoglierla nuovamente, allenandoci ancor di più per accorciare, anno dopo anno, la distanza che ci separa dalle “grandi” del curling elvetico, con la speranza che potremo presto anche noi sognare di avere un palazzetto tutto nostro.

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