Sono trascorsi ormai quasi quarant’anni dal luglio del 1982, quando l’Italia vinse i suoi terzi Mondiali di calcio in Spagna nella storica finale del Santiago Bernabeu contro i tedeschi di Rummenigge. Tra i fotogrammi più celebri rimasti impressi nella memoria collettiva vi sono l’urlo di gioia di Tardelli dopo il momentaneo 2-0, il tripudio di bandiere tricolori e Dino Zoff, portiere e capitano, che alza la coppa al cielo. Ma alla storia è poi passata di diritto anche un’altra curiosa immagine: quella della partita a carte in aereo, durante il viaggio di ritorno, tra lo stesso Zoff, il presidente della Repubblica Pertini, mister Bearzot e Causio.

Cosa c’entra tutto questo con il curling? Nulla in realtà, se non che i nostri Ema, Igor, Frank e Rolf, impegnati lo scorso 5 marzo alla Engel Cup di Küssnacht am Rigi, hanno goliardamente voluto citare quel particolare momento storico ricreando un’immagine uguale e diversa. Siamo sul treno anziché in aereo, i liquori premio per il quinto posto non sono la Coppa del mondo e il gioco non è lo scopone scientifico ma il più svizzero jass, senza contare l’assenza dell’ultimo minuto di Ignazio Cassis… Ci piace comunque credere che il piacere e il divertimento nello sport, nel gioco e nello stare insieme possa essere vissuto da tutti un po’ allo stesso modo, campioni del mondo come curler amatori.

Venendo al resoconto sportivo, i nostri Square Stones hanno iniziato con una convincente vittoria contro gli Hackattack di Basilea, sono poi incappati in una sconfitta di misura (evitabile) contro il quartetto locale degli Sliders e hanno infine avuto ragione dei forti Swisscocktail di Zugo giocando un ottimo curling. La vittoria finale è andata al CC Aarau, mentre la squadra luganese si è appunto classificata quinta, non lontana dal podio.

Oltre al risultato più che onorevole, i nostri si portano a casa tanti bei momenti extra-sportivi, come le bicchierate tra una partita e l’altra, la squisita cena al Ristorante Engel (da cui il nome del torneo), nonché le già mezionate partite a carte, vinte – per la cronaca – dalla coppia Rolf-Ema.